Il club catalano batte in finale il Milan 3-1 trascinato dal suo gioiello Sanchez Flores.

Successo per la manifestazione con oltre un milione i contatti raggiunti sui canali social.

Si sono date battaglia fino alla fine e, al termine di una sfida in cui si sono viste giocate di altissimo livello tecnico, sono stati gli spagnoli del Reial Club Deportiu Espanyol de Barcelona a conquistare la vittoria nella 27esima edizione del Torneo Mondiale Manlio Selis superando il Milan per 3-1. Per la seconda volta nella storia della manifestazione, dopo il Real Madrid nel 2018, una squadra spagnola si aggiudica il prezioso Trofeo firmato Cerasarda.

Uno stadio Biagio Pirina vestito a festa e un pubblico delle grandi occasioni hanno fatto da cornice all’atto conclusivo di un evento che, mai come in questa edizione, ha superato i confini dell’isola.

Oltre un milione i contatti raggiunti durante la manifestazione patrocinata da Regione Sardegna, Lega di serie A, Lega di serie B, LND e FIGC,  e dagli 8 comuni della Gallura: Olbia, Arzachena, Budoni, Buddusò, Luras, Calangianus, Loiri Porto San Paolo e Monti. Oltre 1000 atleti, 200 persone tra staff tecnico e accompagnatori e più di 2000 presenze per la Finalissima trasmessa in diretta streaming. Sono solo alcuni dei dati di questa edizione che non ha fatto mancare anche quest’anno un messaggio sociale importante.

Prima della Finale, infatti, c’è stato il toccante momento della premiazione della squadra UGI 100% Torino, formata da ragazzi e ragazze che hanno avuto un percorso all’interno del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Infantile ‘Regina Margherita di Torino e che grazie a Unione Genitori e Torino Fc, dal 2018 danno vita a questo progetto di socializzazione tramite il calcio. Per loro il Selis è stato anche una gara contro i ragazzi del Budoni, calcio e divertimento fuori e dentro al campo, e un viaggio in Sardegna che non dimenticheranno mai.

Subito dopo gli inni spagnolo e italiano e il minuto di raccoglimento in memoria di Manlio Selis, dirigente e sportivo lurese a cui è dedicata la manifestazione, è andato in scena l’ultimo e decisivo atto di un percorso iniziato il 24 aprile scorso con i gironi eliminatori. Il Milan arrivava alla finale imbattuto dopo le vittorie su Blue Devils, Cosmo e Nizza. Agli ottavi il successo sull’Urbetevere e poi le vittorie ai quarti sulla Roma, detentrice del titolo, per 2-1 e in semifinale sulla Juventus ai rigori. Per l’Espanyol un pareggio con il Parma e poi due successi ai gironi su Lascaris e Pirri. Agli ottavi una vittoria senza storia sul Torino per 3-0. Ai quarti un successo per 4-0 sulla Fiorentina mentre in semifinale ha dovuto battere una coriacea Inter per 2-1.

Al fischio d’inizio della gara, diretta dal signor Bogo della sezione di Oristano, si è vista subito la garra dei giocatori spagnoli che in pochi minuti hanno messo a segno un uno-due micidiale con i gol di Hector Tejedor Moreno e Joaquin Manuel Sanchez Flores. Quest’ultimo, gioiellino della formazione catalana, ha incantato il pubblico con le sue giocate e si è meritato il titolo di miglior giocatore del Torneo oltre a quello di capocannoniere. Dopo il 3-0 di Julen Sanchez Fuster e la gara in cassaforte, nel secondo tempo il Milan ha provato a reagire trovando il gol troppo tardi per risollevare le sorti dell’incontro: il  gol della bandiera di Borsa arriva all’ultimo giro di lancette.

Al triplice fischio può esplodere la gioia degli spagnoli che si portano a casa anche il titolo di miglior allenatore professionista con Antonio Mejias Lopez.

Gli altri premi per la categoria Professionisti sono andati a Filippo Rondelli, miglior portiere (Atalanta), Tommaso Colombo, miglior difensore (Milan), Pietro Mazzantini, miglior centrocampista (Empoli). Per la categoria Dilettanti: Gabriele Roggio, miglior portiere (Latte Dolce), Filippo Bellisomo, miglior difensore (Romulea), Gabriele De Rosa, miglior centrocampista (Levante Azzurro Bari). Il premio miglior giocatore dilettante del Torneo è andato a Mamadou Issa Pamè (Tor Tre Teste).

La 27esima edizione del Torneo va in archivio come quella delle prime volte: quella della presenza di una squadra sudamericana, il Talleres di Cordoba dall’Argentina, delle gare trasmesse in diretta grazie a Veo Technologies e le sue camere ad intelligenza artificiale, quella dei Social protagonisti della comunicazione, con un team di ragazzi impegnati sul campo per creare contenuti ad alto impatto di viralità.

“E’ stata un’edizione speciale e bellissima – ha commentato Enea Selis – iniziata un anno fa, il giorno successivo alla finale 2023. Perché questo è un lavoro lungo e complesso e che richiede l’aiuto di tante persone. Io sono partito dalla mia famiglia per arrivare ad una famiglia allargata e oggi abbiamo raggiunto risultati incredibili di cui vado orgoglioso. Credo che mio padre, che ci osserva da lassù, si sia goduto lo spettacolo”. 


GIULIA BARDANZELLU

Ufficio stampa / Press office

27rd World Tournament “Manlio Selis” – Le Coq Sportif Cup